Le persone che hanno ottenuto lo status di rifugiato politico in Italia possono ottenere la cittadinanza italiana dopo soli 5 anni di residenza nel paese, senza dover soddisfare gli stessi requisiti richiesti per gli altri richiedenti.
Non è necessario presentare il certificato di nascita o il certificato penale del proprio Paese di origine, ma è importante non avere procedimenti penali o condanne per reati commessi in Italia o all’estero. Per ottenere la cittadinanza, il richiedente dovrà comunque fornire un atto notorio in sostituzione del certificato di nascita e del certificato penale.
Che cos’è l’atto di notorietà?
Il documento di notorietà è redatto da pubblici ufficiali come notai o cancellieri e certifica fatti specifici, come la nascita o la morte di una persona. Ha validità fino a querela di falso e deve essere redatto in presenza di due testimoni maggiorenni con documento di riconoscimento valido.
Nel caso di richiesta di cittadinanza da parte di un rifugiato, l’atto notorio può sostituire il certificato di nascita e penale, dichiarando in Tribunale di non avere condanne o procedimenti penali nel proprio Paese d’origine.
Esiste anche una procedura più semplice, la dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà, che può essere resa davanti al sindaco o al segretario comunale, con deponente e testimoni che devono essere in possesso dei diritti civili e di un documento di identità valido.
Come si calcolano i 5 anni di residenza?
Il calcolo dei 5 anni di residenza per la cittadinanza rifugiato deve partire dalla data di iscrizione anagrafica come richiedente asilo, non dalla data di riconoscimento della protezione internazionale. Anche se la protezione internazionale è stata riconosciuta prima dei 5 anni di residenza, il sistema segnalerà un errore se la data inserita è inferiore ai 5 anni. Il riconoscimento dello status di rifugiato retroagisce alla presentazione della domanda di protezione e non alla decisione della Commissione Territoriale o del Tribunale.
La data di iscrizione anagrafica può risalire al momento in cui lo straniero ha ottenuto il primo permesso per richiesta di asilo o la ricevuta della domanda di protezione internazionale, che dal 2018 costituisce un permesso di soggiorno provvisorio.
Bisogna presentare un reddito per la domanda di cittadinanza?
Per ottenere la cittadinanza italiana come rifugiato, è richiesto di dimostrare i redditi degli ultimi tre anni e di essere in regola con il pagamento dei tributi degli ultimi tre anni.
Il reddito da dimostrare deve essere almeno di:
Posso presentare la domanda di cittadinanza senza un reddito?
Per ottenere la cittadinanza italiana, anche un rifugiato politico senza reddito può presentare domanda. Tuttavia, per poter farlo è necessario che i redditi dei familiari conviventi possano contribuire al reddito familiare, come risulta dall’anagrafe del Comune di residenza.
Sarà quindi importante indicare i familiari che possono fornire un contributo economico, tra cui:
I redditi di questi familiari saranno presi in considerazione solo se fanno parte della stessa famiglia anagrafica del richiedente cittadinanza.
Documentazione da presentare per la domanda:
Per ottenere la cittadinanza italiana per asilo politico è necessario presentare i seguenti documenti:
Tutta la documentazione deve essere allegata alla domanda. Il Ministero dell’Interno si pronuncerà entro 2 anni, prorogabili fino a 3. Gli stessi documenti dovranno essere poi riprodotti al momento del giuramento, che dovrà avvenire entro 6 mesi dal D.P.R. di concessione della cittadinanza.
Se ho la protezione sussidiaria, posso richiedere la cittadinanza dopo 5 anni?
Purtroppo no, le persone con protezione sussidiaria, umanitaria o altri permessi di soggiorno possono richiedere la cittadinanza solo per residenza o matrimonio.
Posso richiedere la cittadinanza italiana come rifugiato se non ho reddito sufficiente?
No, è richiesto di avere un reddito negli ultimi 3 anni. Se il tuo reddito non è sufficiente, puoi integrarlo con quello della tua famiglia anagrafica.
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